quel che siamo
è fatta.
o meglio, la frittata è fatta.
abbiamo quel che ci meritiamo, abbiamo quel che siamo.
avremo al potere quella stessa faccia che quattordici (14!!!!!!) anni fa si è presentata dicendoci che avremmo avuto un milione di posti di lavoro. a guardare i cartelloni pubblicitari la faccia è rimasta la stessa, nemmeno un segno del tempo in più, manco una ruga, niente.
parafrasando daniele silvestri questa "bella faccia" è il simbolo più eloquente di questo voto, qualcuno parla di terza repubblica, ma secondo me non siamo nemmeno mai usciti dalla prima.
siamo sempre là, dietro alle promessucce come quella sull'abolizione dell'ICI, tanto per dirne una.
siamo noi.
è dura da mandare giù.
ma c'è da prendersela non con chi ha la sfacciataggine di presentarsi ancora, di prenderci ancora per il culo, di dire "sono commosso" e questo a destra quanto a sinistra (vedi l'ex radicale rutelli che prova il sindaco-bis a roma).
è l'emblema di un immobilismo, di una incapacità di guardare al futuro che si rispecchia nella maggior parte degli italiani, nelle aziende italiane che quando va bene falliscono, nel nostro accettare che "le cose vanno così"...
e allora questa ennesima presa per il culo non è "quel che ci meritiamo", ma dobbiamo tristemente ammettere che è "quel che siamo", che abbiamo scelto, e abbiamo scelto per il passato, per il "una mano lava l'altra", per il "un milione di posti di lavoro", per il "mi dispiace che bertinotti non sieda più in parlamento", per il "con la mia cordata salveremo alitalia", per gli "esami di sanità mentale per i pm", e tutto il resto.
e allora questi siamo noi?
forse.
forse no.
1 commento:
pronto per la piazza...pronto come già t'ho detto!
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